Nove Colli
Tipologia : Ciclismo su strada
Info Percorso
Dati Tecnici
Lunghezza
200 Km
Altezza Massima
788 m
Dislivello Totale
3624 m
Durata
4h 30m
Pendenza Max
14,8 %
Valutazione
Track Rank
Divertimento
Paesaggio
Condizione
Tecnica
Nove Colli, un nome che per qualsiasi ciclista rappresenta “LA GARA” per eccellenza in Italia.
Una manifestazione ciclistica tra le più importanti d’Europa che si svolte a maggio di ogni anno a Cesenatico e vede circa 11.000 iscritti (a numero chiuso tra l’altro) con partenza alle 06:00 di mattina per la prima griglia, quella rossa.
Due sono i percorsi: quello “corto” da 130 km e quello “lungo” da 200 km.
Si parte come sempre a spron battuto percorrendo i primi 28 km con medie molto elevate (oltre i 40Km/h) sfruttando le scie degli altri ciclisti, arrivando alla prima salita, quella per Bertinoro.
Purtroppo, anche se le partenze tra i vari gruppi sono scaglionate, arrivati a Bertinoro, bisogna mettere in conto di fare la salita a piedi se si è partiti dalla terza griglia.
Arrivato in piazza ci si dirige verso il Polenta, e anche qui purtroppo verrà fatta a piedi, la ressa di ciclisti è troppa!
Una volta scesi fino a Meldola la strada ha cominciato a salire e da qui è cominciata la salita di Pieve di Rivoschio.
Sono 8 km con pendenza media del 5% circa e con punte del 9%, la sensazione nel fare tutta quella salita con così tanti altri ciclisti con te è una cosa quasi indescrivibile, nell’alzare lo sguardo si vedono, lungo i tornanti che ti sovrastavano, stormi di biciclette accalcate, seppur emozionante in queste condizioni non si può sperare di tenere il proprio passo. I sorpassi sono difficilissimi, per farli bisogna zig-zagare rischiando anche di toccarsi, quindi conviene rimanere tranquilli e seguire la folla con il passo che ci è permesso fare. Dopo qualche km la strada spiana.
Nella successiva discesa c’è rischio di caduta, molti non prestano attenzione a chi da dietro arriva più forte e tende a tagliare troppo le curve. In più di un’occasione, durante le discese della 9 colli in generale, bisogna essere pronti a frenate brusche e cambi di direzione repentini per non sbattere contro altri ciclisti.
Ci si avvicina alla salita della Ciola: 6 km con pendenza media del 5,5% e massima del 11% ed appena scesi, girando per Mercato Saraceno, subito ci si prepara per il “Barbotto”, salita che in tanti conoscono: 5,5 km con pendenza media del 7% e punte del 18%, dura, anzi durissima soprattutto nella sua parte terminale.
Sovente lungo il percorso si trovano spettatori che offrono acqua per refrigerare un po’ i poveri ciclisti che, a quest’ora, cominciano ad essere cotti dal sole. Lo spettacolo che c’è, grazie a tutte le persone che sono sul ciglio della strada ad incitarti ed applaudirti, non ha eguali, la musica, il commentatore ti danno una spinta in più ma purtroppo la fatica non è finita, infatti da qui a Sogliano è tutto un sali-scendi, e dipendenze rilevanti.
Arrivati a Sogliano si scende per Ponte Uso, discesa bella di 3 km per poi prendere a destra verso Pietra nell’Uso e salire per Montetiffi, seguendo poi verso Pietracuta.
La salita è dura, la stanchezza ed è il momento meno opportuno per mollare.
Dopo la salita si passa per il centro di Perticara, dove è organizzato un ricco ristoro che gli “agonisti” nemmeno considerano per guardare il cronometro.
Si scende fino alla SP Marecchiese che percorriamo fino a Ponte Baffoni per poi salire nuovamente per la settima salita della 9 colli, quella di Madonna di Pugliano, la vetta più alta della 9 colli, che tocca quota 790 mt circa, che non presenta pendenze particolarmente impegnative, con una media del 5%,ed una massima “soltanto” il 12%!
Finita la salita si scende verso San Leo e da qui nuovamente sulla Marecchiese che verrà percorsa fino al Passo delle Siepi, un antipasto per l’ultima vera salita della 9colli. Infatti nei suoi 4 km di lunghezza ha pendenze medie di quasi il 6% che non superano mai il 7%.
Antipasto appunto perché passato il Passo delle Siepi e scesi nuovamente verso Ponte Uso, bisogna percorrere lo Stradone fino all’ultima salita.
Gorolo appunto, quella che per molti è la salita più dura della 9 colli, sia perché è l’ultima, sia perché quando ci si arriva praticamente stremati, e perché anche se misura solo 4 km, ha una pendenza media del 6% ma con picchi che sfiorano tranquillamente il 17%.
Quando finirete la salita e sarete arrivati in cima a Borghi, potrete pensare di aver concluso la gara, infatti quello che manca sono solo gli ultimi 25 km ed è solo discesa verso Cesenatico e arrivo in pianura fino all’arrivo.
In conclusione, la 9 colli lunga nei suoi 200 km ne racchiude 89 di salite, 77 di discese e 34 tratti di pianura con un dislivello totale di 3.840 mt, che mettono alla prova qualsiasi atleta anche preparato. Sicuramente, per chi è in grado di farla e finirla, regala emozioni indimenticabili!